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Catania: i lavoratori di Multiservizi evidenziano degrado sociale della città.

Pubblicato Giovedì, 24 Febbraio 2011

Abbiamo ricevuto una lettera aperta redatta dalle lavoratrici e dai lavoratori di Catania Multiservizi che volentieri diffondiamo facendo però alcune considerazioni.

Lettera aperta dei lavoratori Multiservizi di Catania e le considerazioni di -Asal

 

Signori delle Istituzioni con i vostri atteggiamenti, con le vostre incertezze con i riti della politica state, speriamo in buona fede, calpestando i nostri diritti di lavoratori e lavoratrici, di donne e di uomini, di padri di famiglia e di madri arrabbiate; di catanesi che non riescono a dare da mangiare ai loro figli.

Noi di Multiservizi conduciamo una vita difficile, spesso da monoreddito, con meno di 900 euro, lavoravamo per 6 ore al giorno adesso il Ministro Gelmini ( ottimo avvocato che ha preferito specializzarsi in diritto avendo difficoltà a fare gli esami in Lombardia ha preferito abilitarsi in Calabria) ottimo studioso di diritto scolastico e del lavoro, propone di trasformare i collaboratori dei servizi scolastici integrati, in lavoratori che passano da tempo indeterminato ad un lavoro precario e flessibile.

Cari signori della” malapolitica” ”cari consulenti ben vestiti e ben pagati”, provate voi a lavorare per due ore al giorno e prendere uno stipendio di circa 200 euro al mese.

Noi ve lo diciamo umilmente “ ci state ammazzando”.

Noi chiediamo solo pane e lavoro.

                                    Le lavoratrici ed i lavoratori

                                    di Multiservizi di Catania

CONSIDERAZIONI DI– A.S.A.L.

La rabbia dei lavoratori di Multiservizi è sintomo del degrado sociale che sta toccando la Città senza entrare nel merito relativo “di  ciò che affermano i lavoratori leggendo la malapolitica che affligge la città” siamo costretti ad evidenziare che è impossibile  vivere, come propone il patto Ministero  - ditta aggiudicataria, a 200 euro al mese, non è corretto come dicono alcune Organizzazioni Sindacali,  che non hanno iscritti tra i lavoratori interessati, che sarebbe un grave errore parlare di lavoro pubblico. Noi rispondiamo, a questi denigratori che sbagliano, poichè nel 1999 il Ministero diede al Comune di Catania risorse finanziarie equivalenti a circa 400   posti di bidello che furono trasformati in economie finanziarie  finalizzate a far nascere  Multiservizi  e a stabilizzare, in area comunale,  i lavoratori che provenivano dalle centrali cooperative.

L’organico Ministeriale della Pubblica Istruzione qualificava i lavoratori di Multiservizi come collaboratori scolastici.

Ma fare polemica serve a ben poco, A.S.A.L.  ha già presentato un piano industriale che permette ai lavoratori dei servizi scolastici integrati di restare in  Multiservizi. Se si  applicano forme di solidarietà tra i lavoratori si recuperano 52 unità, incentivando il prepensionamento circa 30 unità, garantendo la pianta organica in regime di piena efficacia e abrogando ogni straordinario, a tutt’ora applicato, si recuperano altri 35 posti di lavoro, altri 22 unità si recuperano mettendo a pieno regime i lavoratori della manutenzione integrata.  Altresì risultano circa 800 mila euro finanziati dal Comune e non spesi da Catania Multiservizi.

Questi dati sintetici dimostrano che volendo le soluzioni interne si possono trovare e quindi noi ci batteremo in sede negoziale per dimostrare ciò, altrimenti sposteremo la nostra battaglia di “civiltà” in sede legale.