Catania: i lavoratori di Multiservizi evidenziano degrado sociale della città.
Abbiamo ricevuto una lettera aperta redatta dalle lavoratrici e dai lavoratori di Catania Multiservizi che volentieri diffondiamo facendo però alcune considerazioni.
Lettera aperta dei lavoratori Multiservizi di Catania e le considerazioni di -Asal
Signori delle Istituzioni con i vostri atteggiamenti, con le vostre incertezze con i riti della politica state, speriamo in buona fede, calpestando i nostri diritti di lavoratori e lavoratrici, di donne e di uomini, di padri di famiglia e di madri arrabbiate; di catanesi che non riescono a dare da mangiare ai loro figli.
Noi di Multiservizi conduciamo una vita difficile, spesso da monoreddito, con meno di 900 euro, lavoravamo per 6 ore al giorno adesso il Ministro Gelmini ( ottimo avvocato che ha preferito specializzarsi in diritto avendo difficoltà a fare gli esami in Lombardia ha preferito abilitarsi in Calabria) ottimo studioso di diritto scolastico e del lavoro, propone di trasformare i collaboratori dei servizi scolastici integrati, in lavoratori che passano da tempo indeterminato ad un lavoro precario e flessibile.
Cari signori della” malapolitica” ”cari consulenti ben vestiti e ben pagati”, provate voi a lavorare per due ore al giorno e prendere uno stipendio di circa 200 euro al mese.
Noi ve lo diciamo umilmente “ ci state ammazzando”.
Noi chiediamo solo pane e lavoro.
Le lavoratrici ed i lavoratori
di Multiservizi di Catania
CONSIDERAZIONI DI– A.S.A.L.
La rabbia dei lavoratori di Multiservizi è sintomo del degrado sociale che sta toccando la Città senza entrare nel merito relativo “di ciò che affermano i lavoratori leggendo la malapolitica che affligge la città” siamo costretti ad evidenziare che è impossibile vivere, come propone il patto Ministero - ditta aggiudicataria, a 200 euro al mese, non è corretto come dicono alcune Organizzazioni Sindacali, che non hanno iscritti tra i lavoratori interessati, che sarebbe un grave errore parlare di lavoro pubblico. Noi rispondiamo, a questi denigratori che sbagliano, poichè nel 1999 il Ministero diede al Comune di Catania risorse finanziarie equivalenti a circa 400 posti di bidello che furono trasformati in economie finanziarie finalizzate a far nascere Multiservizi e a stabilizzare, in area comunale, i lavoratori che provenivano dalle centrali cooperative.
L’organico Ministeriale della Pubblica Istruzione qualificava i lavoratori di Multiservizi come collaboratori scolastici.
Ma fare polemica serve a ben poco, A.S.A.L. ha già presentato un piano industriale che permette ai lavoratori dei servizi scolastici integrati di restare in Multiservizi. Se si applicano forme di solidarietà tra i lavoratori si recuperano 52 unità, incentivando il prepensionamento circa 30 unità, garantendo la pianta organica in regime di piena efficacia e abrogando ogni straordinario, a tutt’ora applicato, si recuperano altri 35 posti di lavoro, altri 22 unità si recuperano mettendo a pieno regime i lavoratori della manutenzione integrata. Altresì risultano circa 800 mila euro finanziati dal Comune e non spesi da Catania Multiservizi.
Questi dati sintetici dimostrano che volendo le soluzioni interne si possono trovare e quindi noi ci batteremo in sede negoziale per dimostrare ciò, altrimenti sposteremo la nostra battaglia di “civiltà” in sede legale.